Elezioni politiche del 1919
I risultati delle elezioni del 1919 consentono di misurare la forza dei partiti di massa rispetto ai partiti tradizionali. I votanti furono 5.793.507, che rappresentavano il 56,6 % degli aventi diritto. L’analisi dei risultati regione per regione consente anche di tracciare un quadro della geografia elettorale che riflette la differente situazione politica nelle diverse parti del paese. Per alcuni aspetti, essi rivelano tendenze politiche che hanno costituito una costante nella storia d’Italia. Il Partito socialista, per esempio, ottenne il 60% dei voti in Emilia, il 50% in Piemonte, il 46% in Lombardia, il 46,9 in Umbria e il e il 43,9 in Toscana, risultando così in queste regioni partito di maggioranza. Il Partito Popolare ottenne il suo miglior risultato (36%) nel Veneto, dove le associazioni cattoliche erano molto forti. Nell’Italia meridionale si affermarono le forze liberali (che comprendevano liste di varia denominazione). I liberali non formavano partiti di massa, ma partiti di opinione, raccolti intorno ad alcune note figure di esponenti politici nazionali o intorno a notabili locali. La loro vittoria fu schiacciante in tutte le regioni meridionali, con maggioranze che andavano dal 94,% della Basilicata al 74,5 della Calabria.
Partiti | Voti | Seggi |
Partito Socialista Italiano | 1.834.792 | 156 |
Partito Popolare Italiano | 1.167.354 | 100 |
Liste di liberali, democratici
e radicali
|
904.195 | 96 |
Partito Democratico Sociale | 632.310 | 60 |
Partito Liberale | 490.384 | 41 |
Partito dei Combattenti | 232.923 | 20 |
Partito Repubblicano Italiano | 53.197 | 9 |
Partito Radicale | 110.697 | 12 |
Partito Economico | 87.450 | 7 |
Partito Socialista Riformista Italiano | 82.172 | 6 |
Partito Socialista Indipendente | 33.938 | 1 |
totale seggi | 508 |

